La via Lauretana e l'antica via Plestina attraversano un territorio estremamente vario dal punto di vista naturalistico.

Di particolare interesse sono il fiume Menotre con le sue cascate, il Monte di Pale con le sue grotte, e gli altopiani di Colfiorito con la palude.

Il fiume è un ambiente molto complesso che scambia continuamente energia e materia con gli altri ambienti terrestri circostanti ed è per questo che viene considerato un "ecosistema aperto". L’acqua e il terreno su cui scorre sono due fattori inorganici molto importanti per comprendere la complessità di questo ecosistema. Le comunità di uomini, di piante e di animali che vivono nell’ambiente fluviale lo completano. Un sistema fluviale in buone condizioni può accogliere una molteplicità di organismi animali e vegetali quando è perturbato dalla presenza di inquinanti o dalla massiccia opera dell’uomo si assiste alla scomparsa delle specie più sensibili con un conseguente impoverimento dell’ambiente. Un fiume che supera in un breve tratto un grande dislivello è sfruttato, mediante la costruzione di molini, per la sua forza motrice e da sempre gli insediamenti umani hanno eletto il fiume come luogo privilegiato.


La palude costituisce un ecosistema raro e vulnerabile dove acqua, terra e vegetazione si confondono modo estremamente complesso. Il suolo, saturo d’acqua, è formato da granuli minerali molto fini, arricchito da detriti di materia organica, in particolare vegetale. È questo strato impermeabile che impedisce il drenaggio dell’acqua favorendone il ristagno. La flora palustre è costituita essenzialmente da piante con le radici affondate nel fango, ma con il fusto, le foglie e fiori a contatto dell’atmosfera. Gli animali devono fare i conti con l’acqua e rispondono con i più disparati adattamenti. Anche molti uccelli, (specialmente Anseriformi, Ciconiformi e Gruiformi), dipendono dagli ambienti paludosi, sia quando le acque si ritirano lasciando esposte in una piccola superficie grandi quantità d’animali, un nutrimento soddisfacente, sia quando trovano ristoro e rifugio durante le loro migrazioni. Questo ecosistema è stato tradizionalmente percepito dall’uomo come ambiente ostile per i pericoli celati nel terreno molle, l’intrico della vegetazione e per la malaria portata dalle zanzare che vi si annidano. L’azione dell’uomo, tuttavia, ha saputo trarre un vantaggio poiché la palude è ricca di cacciagione, di materia organica e di torba. Quest’attività può minacciare l’integrità della palude con interventi di bonifica ingiustificati, con l’incuria e con l’inquinamento provocato dai residui delle attività umane, privando il territorio di una ricchezza paesaggistica unica.

 

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Il Fiume Menotre

 

 

 

 

1024px Palude di Colfiorito  La Palude di Colfiorito

 

  Monte di Pale

 

 Il Monte di Pale