Il santuario, situato in un anfratto del versante orientale del monte di Pale, è quasi un tutt’uno con la roccia, tanto che è raggiungibile solo attraverso una scalinata scavata nella parete rocciosa.
La data più accreditata per la costruzione della chiesa fa riferimento all’ipotesi formulata dal folignate Michele Faloci Pulignani, che la colloca tra il 1239 e il 1269, infatti, in quest’ultimo anno la chiesa risulta possedere alcuni appezzamenti di terreno.

Alla fine del 1200 entra a far parte dell’abbazia di Sassovivo, in seguito rimane come luogo di eremitaggio.
Nel 1535 Tommaso Orfini, futuro vescovo di Foligno, fa costruire i due piccoli edifici ai lati della chiesa.

La chiesa è dedicata a Maria madre di Giacobbe, cugina di Maria Vergine, una delle pie donne che si reca al Sepolcro di Gesù per ungerlo secondo le usanze ebraiche. La Santa, infatti, viene raffigurata in un affresco con un vaso di aromi in mano.
La tradizione vuole, appunto, che in un anfratto del sasso di Pale abbia fatto penitenza Maria Giacobbe.

Santa Maria Giacobbe nasce come santuario terapeutico, infatti, nella cultura montana il culto dei morti è particolarmente sentito; si percorrevano i sentieri che portavano al santuario per mettere i defunti sotto la protezione della Santa o per pregare per la guarigione di una persona cara.

Un antico rito è quello di un singolare pellegrinaggio collettivo: chi chiede la grazia invia al santuario sette ragazze e una donna, pagandole per pregare in vece sua. Il rito di Santa Maria Giacobbe ha una funzione apotropaica, tende cioè a prevenire o allontanare il male. Salendo il sentiero si trovano simboli apotropaici, fra cui delle impronte di dita scavate nella roccia e, giunti al Santuario, l’acqua del pozzo e alcuni frammenti degli affreschi absidali.

L’intero santuario è affrescato e se ne possono distinguere due tipologie: “affreschi ornamentali” e “affreschi votivi o ex voto”.
Il primo descrive un tipo di pittura che raffigura oggetti di ornamento, mentre il secondo descrive la devozione a un particolare santo che “contraccambierà” con una grazia oppure (nel caso di ex voto) per grazia ricevuta.

M.Faloci Pulignani, Dell’eremo di Santa Maria Giacobbe presso Foligno, Campitelli, Foligno
L. Sensi ,L’eremo di Santa Maria Giacobbe sul Sasso di Pale, in Eremi e romitori tra umbria e Marche, Cassa di Risparmio di Foligno, Foligno 2003

sito web  i luoghi del silenzio