LA CHIESA DI SANTA MARIA DI PLESTIA (O PISTIA)
La chiesa attuale è stata costruita intorno all’anno 1100 d.C. su una preesistente basilica paleocristiana, presenta abside e cripta risalenti all’XI secolo, navata con presbiterio sopraelevato raggiungibile attraverso una scalinata che sale sopra la cripta romanica, che ha subito cambiamenti nel corso degli anni. La cripta è divisa in cinque piccole navate da dodici colonnine disposte su tre ordini. La colonna dell’abside è di età romana, così come alcune colonne che sostengono la volta. La chiesa si colloca al confine tra la regione Umbria e la regione Marche. La facciata principale è sovrastata da un portico formato da dieci colonne di pietra bianca, che si estende sul lato destro dell’edificio e che è stato aggiunto nel XV secolo in funzione delle fiere. Infatti, lo spazio antistante e dietro la chiesa è stato sempre utilizzato dai mercati legati alla transumanza. A destra della porta di accesso è visibile l’ingresso di un edificio romano e subito dopo si scende nella cripta. Nella chiesa era venerata una Madonna e fino al 1950 le comunità di Colfiorito, Dignano e Serravalle erano solite recarsi in pellegrinaggio la prima domenica di maggio per chiedere grazie alla Madonna. Sulle rovine della città di Plestia, fu costruito nel 1269 il castello di Colfiorito, dopo quelli di Popola e di Verchiano che erano stati costruiti rispettivamente quattro e cinque anni prima.

Tracce dell’insediamento romano sono visibili anche sul monte ORVE, dove si formò un villaggio dalla fine del V secolo a.C. e prima metà del IV secolo a.C. come testimoniano gli stessi toponimi cioè i nomi dei luoghi derivanti dal latino, come: RICCIANO da RICCIUS, CASSIGNANO da CASSIUS E DIGNANO da DIGNIUS.