LA PALUDE IN UNA GOCCIA D’ACQUA
Scopo dell’esperienza è esaminare con un microscopio una piccola goccia di acqua di Palude e… scoprire l’affascinante mondo dell’invisibile.
Per fare ciò, si preleva un campione d’ acqua dalla Palude di Colfiorito e si procede utilizzando i seguenti materiali:
•    Acqua della Palude
•    Microscopio ottico
•    Vetrino porta-oggetti
•    Vetrino copri-oggetti
•    Pipetta Pasteur
•    Un tovagliolino di carta
Si controlla che il vetrino portaoggetti sia perfettamente pulito (in caso contrario si può pulire con alcool) e al suo centro si mette una piccola goccia di acqua di Palude presa con la pipetta dalla vaschetta; il vetrino copri-oggetti molto piccolo e sottile viene appoggiato con attenzione sul vetrino porta-oggetti e nel caso ce ne sia bisogno si toglie l’acqua in eccesso con il tovagliolino. Il vetrino ora è pronto per essere osservato al microscopio: posizionato il vetrino sul microscopio  si mette a fuoco l’oggetto con le manopole poste al lato, partendo dagli ingrandimenti più piccoli.
Con sorpresa si osserva che in quell’acqua di Palude, apparentemente abbastanza limpida, sono presenti   tanti microscopici esseri viventi invisibili ad occhio nudo quali, diatomee (organismi vegetali costituenti il fito-plancton), alghe verdi filamentose, rotiferi (costituenti lo zoo-plancton), cellule vegetali e... molto altro ancora.