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Si trova nel Comune di Foligno (PG) nel territorio appenninico tra le Province di Perugia e Macerata. Essa occupa una conca di forma allungata di circa 100 ettari e la quantità di acqua e la superficie del bacino cambiano secondo le stagioni. La Palude rappresenta il fondo di una depressione di origine tettonica, compresa tra i 752 e i 754 m s.l.m., è circondata da montagne e colline alte quasi 1000 m, come il Monte Orve (926 m) .

Insieme ai piani di Colfiorito, Annifo, Arvello, Collecroce, Ricciano, Popola e Cesi forma un sistema articolato e pianeggiante. Il loro insieme è chiamato "Altopiani di Colfiorito" o "Altopiani Plestini", perché nell'antichità qui vivevano i Romani della città di Plestia. La Palude è l'unico residuo dei bacini lacustri che un tempo occupavano gli Altopiani a essere ricoperto di acqua per tutto l’anno; gli altri invece si sono prosciugati per bonifiche o naturalmente nel corso dei millenni.
La morfologia generale degli Altopiani è costituita da conche piane o leggermente inclinate; nella zona, importanti sono anche gli inghiottitoi (profonde aperture degli strati rocciosi formati dall’attività carsica) in cui convogliano le acque superficiali. Alcuni di essi sono di grandi dimensioni come quelli dei Piani di Annifo, di Ricciano e della Palude, quest’ultimo conosciuto con il nome di “Molinaccio” per la presenza di un antico mulino, da anni ormai rudere.
Il bacino idrografico di Colfiorito rappresenta un sistema chiuso in quanto le acque sono smaltite per la maggior parte attraverso gli inghiottitoi e non ci sono immissari (l’acqua delle piccole sorgenti non è abbastanza da formare dei ruscelli e dai monti vicini l’acqua scorre in piccoli fossi solo in alcuni periodi dell’anno). L’apporto idrico, infatti, dipende dalle stagioni ed è massimo in autunno-inverno e minimo in estate.

Il clima generale del territorio presenta precipitazioni medie comprese tra 1100 e 1150 mm/anno, mancanza di aridità estiva e periodo vegetativo che va dalla primavera fino a ottobre-inizio novembre.
La Palude di Colfiorito è il sistema naturalistico più importante del Parco Regionale di Colfiorito (338 ettari) che rappresenta il più piccolo delle sei aree protette dell’Umbria.

Dal 1971 è riconosciuta dal Ministero dell’Agricoltura e delle Foreste come Oasi di protezione della fauna, nel 1976 è inserita nelle Zone Umide di Valore Internazionale riconosciute dalla Convenzione di Ramsar (Iran) per la protezione di habitat per uccelli acquatici; nel 1995 è istituito il Parco Regionale di Colfiorito; successivamente è riconosciuta ZPS (Zona di protezione speciale) e SIC (Sito d’importanza Comunitaria) e inclusa tra le aree IBA (Important Bird Areas) cioè tra le aree d’importanza internazionale per gli uccelli.
L’interesse per la Palude di Colfiorito è legato ad aspetti geobotanici e zoologici, caratteristiche paleo ambientali, idrogeologiche e paesaggistiche del territorio.
Dagli studi effettuati si è constatato che, a causa d’interventi antropici, negli ultimi decenni, nonostante si siano trovate specie che prima non erano presenti, si è avuta una generale diminuzione della flora e della vegetazione e alcune specie sono diventate rare o estinte.
La biodiversità della Palude è determinata dalla ricchezza dei complessi vegetazionali, dalla ricchezza della comunità faunistica e non meno importante dalla flora dei vegetali microscopici. 

 

 

Video:

La ninfea

Le stagioni della palude

Le diatomee

APPROFONDIMENTI

 

 

 

La Palude di Colfiorito
Principali fonti:
Flora vascolare e Fitocenosi nel Parco Regionale di Colfiorito- Ettore Orsomando, Federico Maria Tardella e Sandro Ballelli.
I parchi dell' Umbria- Maurizio Biancarelli
Opuscolo Parco di Colfiorito Comune di Foligno
La palude di Colfiorito e la zona ecotonale di  E. Orsomando e G. Cagnucci.
La Montagna Folignate di Bettoni Fabio
Gli Altipiani di Colfiorito- Appennino Umbro-Marchigiano Storia e Ambiente Coordinatore Ettore Orsomando; Comunità Montana Monte Subasio; Ente regionale di Colfiorito
Depliant-Parco Regionale di Colfiorito di Ettore Orsomando- Università di Camerino.