Le diatomee sono alghe brune unicellulari, eucariotiche e autotrofe per la presenza di clorofilla a e di altri pigmenti. Hanno dimensioni di pochi micron; risalgono a circa 140 milioni di anni fa e possono vivere isolate oppure in colonie popolando tutti gli ambienti: sono infatti state ritrovate anche nei geyser, nelle esplosioni vulcaniche, nelle pozzanghere, negli ambienti acquatici durante tutto l’anno presenti con un elevato numero di specie. Importanti abitanti della Palude di Colfiorito dove ne sono state trovate almeno 100 specie, fanno parte del fitoplancton e del fitobenthos e sono alla base della catena alimentare. Le diatomee sono indicatori biologici di qualità delle acque, tutte le specie hanno dei limiti di tolleranza rispetto alle condizioni ambientali in cui vivono, come concentrazione di nutrienti, inquinamento organico e livello di acidità.
Struttura: La diatomea è costituita da un guscio siliceo chiamato FRUSTULO formato da due valve (placche valvari) che si incastrano come una scatola con il suo coperchio, una superiore EPIVALVA e una inferiore IPOVALVA; sulla loro superficie ci sono delle ornamentazioni di vario tipo chiamate strie. I bordi delle valve poi continuano a formare le bande connettivali. In base alla forma e alla disposizione delle ornamentazioni distinguiamo Diatomee Centriche (ordine Centrales) a forma rotonda, quadrata, poligonale e Diatomee pennate bentoniche (ordine Pennales) a forma allungata, rettangolare, ovale. Le pennales sono caratterizzate dalla presenza del RAFE, una fenditura longitudinale mediana complessa alla cui estremità sono presenti due ispessimenti chiamati NODULI POLARI mentre al centro è presente il NODULO CENTRALE. Se il rafe non è presente la diatomea si dice ARAFIDEA, se è presente solo su una valva si dice MONORAFIDEA, se è presente su entrambe si dice BIRAFIDEA.  All’interno la diatomea contiene un citoplasma oleoso che la aiuta a stare a galla. Quando la diatomea muore, la parte silicea si conserva e si accumula formando la diatomite o farina fossile, oggi utilizzata in molti settori per esempio nella costruzione di mattoni, nei pannelli solari, nelle lettiere dei gatti, nei circuiti elettronici.

Diatomee:
F0NTI:
Opuscolo Arpa Umbria. La direttiva quadro sulle acque e il monitoraggio dei corsi d’acqua
Sito Internet: www.isprambiente.gov.it